martedì 17 marzo 2009

Campagna Tutti a Casa

Lo scandalo Romeo ha manifestato in tutta la sua evidenza il fallimento cronico dei partiti di centro destra e centro sinistra in citta’. Un vero e proprio sistema di potere che vedeva i politici legati a Veltroni e Berlusconi spartirsi la citta’ insieme ad Alfredo Romeo, manipolando appalti, gestendo clientele sulla pelle dei cittadini napoletani. Cosi’ come lo scandalo rifiuti e’ stato pagato dai napoletani che hanno dovuto subire la citta’ invasa dai rifiuti e la costruzione di discariche ed inceneritori che portano solo aumento delle malattie tumorali e inquinamento e non risolvono il problema dello smaltimento dei rifiuti, anche il sistema costruito intorno a Romeo veniva pagato dai cittadini. 22 mila famiglie napoletane vivono nelle case popolari gestite dalla Romeo per conto del Comune di Napoli. Case fatiscenti, senza nessuna manutenzione ordinaria, senza nessun tipo di intervento che avviene solo se sollecitato dalle speculazioni elettorali dei politici e degli amministratori, tramutandosi in manutenzione straordinaria che significa altri soldi pubblici nelle tasche di Romeo. E per vivere in queste topaie bisogna pure pagare !
La Romeo S.p.a inoltre avanza da migliaia di cittadini fitti arretrati che gli abitanti avrebbero dovuto pagare per vivere in alloggi senza nessun tipo di manutenzione , e per luoghi talvolta dichiarati inabitabili come le Vele di Scampia dai cui abitanti la Romeo vanta una cifra vicino ai 6 milioni di euro, per essere vissuti per piu’ di 26 anni in quei mostri di edilizia popolare. Oggi piu’ che mai e’ necessaria una sanatoria per i morosi, perche’ nessuna manutenzione ordinaria e straordinaria e’ stata effettuata per garantire la dignita’ all’abitare per questi cittadini.
Ma la questione casa a Napoli e’ fatta di innumerevoli speculazioni, come il mercato dei fitti in particolar modo al centro storico, che risulta malato e inflazionato dalle speculazioni che colpiscono gli studenti costretti a pagare anche 350 euro per un posto letto e con il conseguente aumento dei fitti indiscriminato che colpisce soprattutto le famiglie piu’ deboli. In questo modo nel tempo si costruisce un meccanismo di espulsione continua dal centro storico per tutti coloro i quali non possono permettersi fitti salatissimi.
A fronte di un emergenza abitativa relativa alla mancanza di case ed allo stato di abbandono degli alloggi gia’ esistenti, il Comune di Napoli mette in vendita il patrimonio immobiliare ad uso abitativo, centinaia e centinaia di alloggi che potrebbero essere messi a graduatoria e non svenduti. Gli stessi alloggi che Romeo gestiva a suo piacimento per comprarsi funzionari e magistrati compiacenti. Un intero patrimonio pubblico lasciato alla speculazione di Alfredo Romeo alla faccia dei cittadini napoletani che arricchivano anche l’imprenditore - padrone di casa che intanto inaugurava alberghi di lusso sul lungomare. La dignita’ ed il diritto all’abitare a Napoli fanno i conti anche con i processi di trasformazione urbanistica di interi quartieri, da quelli piu’ periferici come Napoli Est e l’area Nord dove speculazioni ed interessi dei poteri forti vorrebbero svendere la citta’ ai grandi potentati, fino al centro storico dove sono stati stanziati 220 milioni di euro per la riqualificazione che rischiano di essere spesi senza il coinvolgimento dei cittadini e degli abitanti dei quartieri. Non e’ immaginabile oggi ridisegnare la citta’ senza tener conto delle vocazioni dei territori e senza tener conto dei bisogni reali della citta’. Questo scenario ovviamente ci dipinge una citta’ attanagliata dalla corruzione e dalla speculazione in cui centro destra e centro sinistra hanno costruito un vero e proprio sistema di potere. Non solo l’amministrazione comunale di Napoli con i suoi assessori e consiglieri e la giunta Bassolino, ma anche il centro destra con Bocchino, Laboccetta e tanti altri che avevano le mani nel piatto insieme ai presunti avversari politici. E per le prossime campagne elettorali in molti sono gia’ pronti all’assalto come Luigi Cesaro ad esempio, indicato dai pentiti ci camorra come uomo di fiducia del clan dei Casalesi, esponente di primissimo piano di Forza Italia ed ora candidato alla presidenza della Provincia di Napoli per il centro destra. Napoli non puo’ vivere tra mariuoli e camorristi. In questi anni i tanti conflitti in citta’ hanno fatto emergere la parte sana di Napoli, quella che vive nei presidi permanenti, nelle universita’, nelle scuole, nei luoghi di lavoro non addomesticati, nei comitati, nella cittadinanza attiva vera, gli invendibili di questa citta’ che dal basso, in maniera orizzontale e non delegando piu’ a nessuno provano a costruire l’altra Napoli possibile.


- Per la revoca dell’appalto di manutenzione degli alloggi comunali alla Romeo S.p.a.


- Per un investimento serio delle amministrazioni pubbliche per garantire il diritto all’abitare per studenti e famiglie


- Per una riqualificazione dei quartieri partecipata dai cittadini a cominciare dal centro storico

Campagna Tutti a Casa - Napoli

Nessun commento:

Posta un commento